Pesca con la canna fissa 1

La canna fissa si pone come l’antesignano delle attrezzature per la pesca sportiva.
Nacque dall’esigenza che aveva il pescatore di poter "manovrare" l'esca opportunamente e nel punto voluto .
Nel vasto panorama che oggi ci offre il mercato, troviamo un’ampia gamma di scelta in termini di misure e materiali. Il materiale senz’altro più valido sotto un profilo tecnico rimane il carbonio che nella trama si trova spesso commisto ad altri materiali quali kewlar, litio etc.

La principale caratteristica del carbonio rimane la leggerezza, molto apprezzata nelle lunghe misure, oltre ad una rigidità che favorisce la prontezza di risposta sull’abboccata. La gamma delle canne fisse parte da una misura minima di 50cm sino ad un massimo di 12mt.

La suddivisione che viene fatta nelle due successive categorie è relazionato al tipo di pesce che si intende pescare: della prima fanno parte le canne dedicate alla pesca della minutaglia ( da 0.5mt a 5mt ) della seconda invece quelle per i pesci di taglia ( da 6 a 12mt ).
In linea di massima per entrambe le categorie vige la regola di non usarle con monofili oltre lo 0.12/0.14 max, in ragione della maggiore possibilità di inganno che si ha con l'uso di diametri sottili.


Purtroppo quando si insidiano pesci piuttosto consistenti in termini di peso, bisogna mettere in conto anche eventuali rotture; Questo inconveniente ha quindi dato luogo alla nascita delle canne con " microanelli ", canne fisse a tutti gli effetti, a cui sono stati aggiunti però dei piccoli anelli ed un recuperatore, che rendono assai più agevole l'insidiosa opera del recupero della preda.

Non possiamo esimerci dal ricordare infine, l'alta qualità costruttiva raggiunta dai fabbricanti nazionali con i loro prodotti che si collocano a pieno titolo, al top del panorama commerciale internazionale.

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