Ordine:
SalmoniformiFamiglia:
SalmonidiGenere:
SalmoSpecie:
trutta morpha farioOrigine:
alloctona(seguendo però una delle teorie evoluzionistiche più accreditate - esposta brevemente di seguito - si potrebbe però definirla autoctona….)Principali caratteristiche di specie:
Le varie specie della famiglia dei Salmonidi hanno corpo fusiforme e slanciato con piccole squame cicloidi saldamente attaccate al derma. La coda è omocerca con margini dritti o appena incavati e lobi nettamente distinti. E' sempre presente una seconda piccola pinna dorsale adiposa. La bocca, sempre terminale, è leggermente rivolta verso l'alto e presenta denti robusti e sviluppati su entrambe le mascelle, sul palato, la lingua ed il vomere.
La colorazione delle livree, anche all'interno di una stessa specie, è sempre molto variabile in funzione dei fattori ambientali e da un individuo ad un altro. I fianchi degli individui più giovani presentano una serie di macchie scure dette parr.
Queste specie vivono in acque fredde e ben ossigenate, si riproducono sempre in acque dolci e nei mesi più freddi. In questo periodo presentano uno spiccato dimorfismo sessuale. Le femmine, dopo aver trovato l'area idonea alla frega, vi seppelliscono le uova emettendole solo in presenza del maschio. Anche all'interno di una stessa specie vi possono essere sia individui anadromi che stanziali.
La teoria forse più accreditata dai naturalisti sulle origini delle diverse specie appartenenti alla famiglia dei Salmonidi ed esistenti in tutto il mondo vede come "più gettonata" capostipite la Salmo trutta trutta o Trota di mare. Secondo questa teoria essa era l'unica specie esistente in epoca preglaciale e solo nei mari freddi del nord. A causa della grande glaciazione del Quaternario vi fu una grossa migrazione verso acque più calde e nuovi habitat. La popolazione giunta nel Mediterraneo fu costretta poi, quando i ghiacciai cominciarono a sciogliersi e l'acqua del mare a riscaldarsi, a cercare acque più fresche e ossigenate. Migrò quindi nuovamente risalendo le acque dolci dalle foci sino a giungere ai torrenti ed ai laghi montani più elevati. In questi habitat il comportamento, le dimensioni, le livree si differenziarono pur restando integri i caratteri morfologici di base (identico numero delle vertebre, dei raggi delle pinne e delle squame, identica composizione cromosomica). Nacquero così la Trota Fario (Salmo trutta fario), la Trota Marmorata (Salmo trutta marmoratus), la Trota di lago (Salmo trutta lacustris), la Trota Macrostigma (Salmo trutta macrostigma). La popolazione che si diresse verso l'Atlantico ed il Pacifico originò la Trota Iridea (Oncorhynchus mykiss), nonché il Salmone (Salmo salar più varie specie) e il Salmerino di fonte, ecc..
Poi, in tempi relativamente molto più recenti, in seguito alla troticoltura e salmonicoltura praticate intensivamente dall'uomo, avannotti delle varie specie di questa famiglia furono diffusi un po' ovunque dando luogo a numerose e notevoli differenziazioni razziali e geografiche.
Seguendo questa teoria, peraltro molto sostenuta, si identifica la Trota Fario stessa (Salmo trutta fario) con la Trota di mare (Salmo trutta trutta) visto anche che, a tutti gli effetti, le differenze morfologiche tra le due risultano praticamente irrilevanti.
Questa teoria contrasta, come già evidenziato, con la scelta di molti naturalisti di definire la Trota Fario nelle nostre acque come alloctona. Sicuramente, in questo caso come in molti altri, i concetti di autoctonia ed alloctonia diventano estremamente relativi ed opinabili.
Il corpo è fusiforme e allungato, abbastanza compresso. Le squame sono piccole e cicloidi, fortemente attaccate al derma. La testa è conica e abbastanza appuntita, la bocca terminale, un po' rivolta verso l'alto e con la mandibola appena più corta della mascella superiore. Ha una seconda pinna dorsale adiposa con colore talvolta tendente all'arancio. La coda è leggermente concava. I maschi hanno il margine della pinna anale un po' convesso, le femmine concavo. I maschi, soprattutto quelli di una certa dimensione, evidenziano becco adunco verso l'alto.
La colorazione di base del dorso è grigio-verde tendente all'oliva scuro-nero. I fianchi ed il ventre possono essere grigio-argento o giallo più o meno scuro. La livrea ha molte macchie nere frammiste ad altre rosse o arancio con alone chiaro e di diversa grandezza. Le macchie, sia le nere che quelle rossastre, hanno pigmento, numero e disposizione molto variabili a seconda dei vari fenotipi. Le macchie rosse, ad esempio, possono presentarsi solo lungo la linea laterale o su più file al di sopra e al di sotto della stessa.
La Trota Fario può arrivare anche ad oltre 10 kg di peso.
Una specie molto simile alla Fario ed esistente solo in alcuni torrenti di Sardegna, Calabria e Sicilia è la Salmo macrostigma o Trota Macrostigma. Essa è ricoperta di macchie scure ed ha il dorso più alto rispetto a quello dalla Fario. E' relativamente più piccola tanto da non superare mai i 50 cm di lunghezza.
Principali caratteristiche biologiche:
La Trota Fario vive in acque tumultuose, limpide e ben ossigenate di ambienti montani anche sino a 2800 metri di altezza. La temperatura dell'acqua deve essere compresa tra 0°C e 16 °C. I massicci ripopolamenti hanno esteso comunque il suo areale di distribuzione anche ai fiumi di pianura e fondovalle, alle risorgive ed a molti laghi anche artificiali. Nei siti lacustri essa assume con il tempo le caratteristiche della Trota di lago: livrea grigio-verde-argento con evidenti macchie nere e irregolari per lo più a forma di "x".
E' un pesce stanziale, territoriale e sedentario, molto diffidente e sospettoso. E' carnivora e abile cacciatrice, con scatti che toccano anche la velocità di 40 km/h. Si ciba anche di larve, lombrichi, uova di pesce e insetti acquatici nelle varie forme. In epoca riproduttiva tende a cercare aree di deposizione situate leggermente più a monte rispetto a quelle utilizzate come rifugio o per cacciare. Come nella maggior parte dei Salmonidi anche in questo caso la femmina tende a frequentare ogni anno le medesime aree di frega, scavando nidi di deposizione che si identificano sul fondo per le larghe chiazze chiare ed ovali. La femmina è in grado di deporre già dal secondo anno di vita. Il suo periodo riproduttivo è mediamente molto lungo e può estendersi anche da settembre a marzo. L'accrescimento degli avannotti è abbastanza rapido: fino a 15 cm il primo anno, circa 20 cm alla fine del secondo. Ovviamente l'habitat e la temperatura dell'acqua sono i fattori determinanti per la crescita: ad esempio nei piccoli torrenti freddi di montagna difficilmente supera i 25-30 cm di lunghezza, mentre nei corsi d'acqua di fondovalle o nei laghi può raggiungere anche i 90-100 cm per 6 - 7 kg superando, in casi eccezionali, i 10 kg. Arriva mediamente sino a 6 - 8 anni di età. Può ibridarsi naturalmente con le Trota Marmorata originando ibridi fecondi tra loro, oppure artificialmente con il Salmerino di fontana dando vita però ad ibridi sterili. Non convive facilmente con la Trota Iridea con la quale non si incrocia.
Come si cattura:
Con esche naturali (larve del miele e della farina, bigattino, lombrico)
Pesca a Mosca secca, a ninfa, a streamer
Pesca a Spinning con cucchiaino o minnow
Pesca con pesce vivo o morto
Se la cercate in Italia:
Veneto: trota fario
Se la cercate all'estero:
Francia: truite fario, truite comune
Germania, Austria: forelle, lachsforelle
Slovenia: potocna postrv
Norvegia: bekkaure
Finlandia: tammukka
Ucraina: forel strumkova
Inghilterra, USA: brown trout
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